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Questione società di calcio a Leinì: gestione improvvisata, Amministrazione non all’altezza

Siamo a metà ottobre e la situazione del calcio a Leinì, con tutti i campionati iniziati da oltre un mese, continua a essere un vero e proprio marasma: tre società calcistiche, un impianto e una serie infinita di decisioni rinviate, mai prese, delegate o semplicemente sbagliate che costringe le compagini a giocare in trasferta e causa innumerevoli disagi agli atleti e alle famiglie coinvolte sono i numeri della questione. Inoltre, l’individuazione di un soggetto terzo per la valutazione dei costi di gestione rende imprevedibili (attualmente sconosciuti) e potenzialmente proibitivi per le Società l’ammontare di questi ultimi, anche alla luce dell’individuazione di una presunta quanto aleatoria vocazione commerciale degli impianti.

Lo scorso febbraio le Minoranze avevano presentato una mozione, approvata in Consiglio Comunale, per consegnare all’attuale Amministrazione il compito di mediare tra le diverse squadre e affrontare con raziocinio la questione dell’utilizzo dei campi sportivi in funzione delle varie necessità. Di rendersi, in altri termini, soggetto attivo e non spettatore passivo di una situazione paradossale.

Siamo sconcertati per il fatto che – a oggi, 16 ottobre 2018 – la situazione sia irrisolta. È gravissimo che anzi si sia in prima battuta cercato di addossare colpe alle squadre, “colpevoli” di essersi scisse, come se questo rappresentasse un punto a sfavore e non una normale dinamica societaria, per poi concludere con l’individuazione di un soggetto terzo (la Figc) e scaricare su di esso i problemi, abdicando di fatto alla propria funzione e implicitamente riconoscendo la propria impotenza di fronte al problema.

È già tardi: pretendiamo dunque una pronta soluzione, che sia frutto di accordi condivisi e non di decisioni unilaterali.

L’Amministrazione ritiene ancora, come noi, che le società calcistiche rappresentino un valore per Leinì?